Giove è il pianeta più antico del sistema solare.

Questo pianeta si è formato appena un milione di anni dopo la nascita del sistema solare: Giove, un gigante gassoso, è il primogenito di tutti i pianeti della nostra galassia. Come è stato scoperto? Grazie ai meteoriti! Catturati nella zona gravitazionale del gigante. È il pianeta più grande del sistema solare e anche il più antico. Perché il nucleo solido che costituisce la "spina dorsale" del gigante gassoso si è formato appena un milione di anni dopo la nascita della nebulosa che poi è diventata la nostra galassia.

Un'importante scoperta è stata fatta dai ricercatori dell'Università di Münster, che, sotto la direzione del dottor Thomas Krueijer, hanno pubblicato i loro risultati sulla rivista Proceedings of the National Academy of Science of the United States of America.

Il sistema solare e i suoi pianeti

Giove, il gigante gassoso, e la sua età.

Per determinare l'età, gli astronomi hanno utilizzato una strategia intelligente: non essendo possibile prelevare campioni direttamente dal gigante gassoso, gli scienziati si sono concentrati sui meteoriti che vagano nella galassia. Queste meteoriti, in base ai loro elementi costitutivi, possono essere suddivise in due gruppi diversi, il che implica quindi due diverse "matrici" da cui si sono evoluti diversi gruppi di rocce.

Tuttavia, entrambi i gruppi sono sorti nello stesso periodo, in quella fase primordiale dello sviluppo della galassia, quando gli elementi, in seguito alle trasformazioni in atto, hanno dovuto mescolarsi tra loro.

Dopo molti studi, la risposta fu chiara: qualcosa di molto grande doveva aver separato i due gruppi di meteoriti. E quel qualcosa era Giove!

Quando un ammasso di particelle cosmiche formò il nucleo solido di un pianeta, si formò una massa di materia che in un milione di anni raggiunse una massa 20 volte superiore a quella della Terra. Questo nuovo colosso "galattico" si frappose tra i due gruppi di meteoriti e, grazie all'enorme forza gravitazionale creata sugli elementi circostanti, li isolò completamente, impedendo loro di mescolarsi.

Questo non è stato l'unico effetto: la nascita di un pianeta così "ingombrante" è stata probabilmente anche la causa che ha impedito la formazione di altri pianeti solidi simili alla nostra Terra (ma molto più grandi), diffusi in altri galassie.

Giove è il pianeta più antico

I satelliti di Giove

Il nostro eroe del giorno è anche noto per avere un numero enorme di satelliti, alcuni persino più grandi della nostra Luna. I satelliti più noti del pianeta più antico sono IO ed Europa. Su Europa si ipotizza che ci siano oceani di acqua salata, ma incatenati dal ghiaccio, spesso circa 30 chilometri. Tuttavia, secondo i dati più recenti, di tanto in tanto l'acqua irrompe in superficie, lasciando solfato di magnesio, come nelle saline della Terra, e nelle vicinanze ci sono fratture, crepe. È probabile che l'acqua si riversi in superficie dalle fessure e poi evapori, lasciando il sale. Si sa anche che Europa ha un proprio campo magnetico.

Tra le dodici nuove lune di Giove scoperte di recente, ce n'è una che ha attirato l'attenzione degli scienziati per la sua orbita... ruota intorno al suo pianeta in senso antiorario!
Sì, sì, Giove ha una luna anomala che va nella direzione opposta rispetto a 78 delle altre sue "sorelle"!

La notizia arriva dall'Unione Astronomica Internazionale (IAU), che ha annunciato l'esistenza di due nuove lune che, insieme alle 10 scoperte lo scorso marzo, fanno salire a 79 il numero di satelliti del gigante gassoso.

L'autore della scoperta è l'astronomo Scott Sheppard della Carnegie Institution of Science, che in realtà non stava nemmeno cercando nuovi corpi celesti intorno a Giove!

Sheppard era in realtà a caccia del misterioso Nono Pianeta, un corpo celeste ipotizzato dalla scienza ma non ancora osservato ai confini del sistema solare, quando Giove è entrato nella parte di cielo scrutata dall'astronomo nella primavera del 2017.

Lo scienziato, che era molto affascinato dall'argomento e che aveva già effettuato osservazioni delle lune di Giove in passato, ha quindi colto l'occasione per "approfondire" questo settore e realizzare così due studi paralleli. Il telescopio utilizzato da Sheppard, il Blanco di 4 metri (situato in Cile), è stato quindi impostato per cercare eventuali nuovi corpi celesti in orbita attorno al pianeta, permettendo di mappare 12 nuove lune.

Tra i nuovi satelliti, Sheppard e il suo team notarono una luna particolarmente piccola, ribattezzata Valetudo, che mostrò subito un comportamento molto insolito: la sua orbita era opposta a quella di tutti gli altri!

È come guidare sulla corsia sbagliata in autostrada", ha dichiarato Sheppard, spiegando anche che le dimensioni e la traiettoria della luna "ribelle" potrebbero essere state causate dalla collisione di tre corpi celesti molto più grandi.

Le orbite dei satelliti del gigante gassoso
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