Intelligenza. Il nostro corpo e la nostra mente.

Che cos'è l'intelligenza? Mente e corpo.

È la nostra mente che ci rende umani. E, come ogni cosa in noi, può anche crescere e svilupparsi.
Parlando di cosa sia l'intelligenza (e la creatività), il grande artista Charlie Chaplin una volta disse: "Il nostro cervello è il giocattolo più prezioso che abbiamo". Ci accompagnerà per tutta la vita, ci permetterà di scegliere quale strada seguire e ci aiuterà a elaborare strategie per affrontare le sfide che ci attendono". Ecco perché non è mai troppo tardi per prendersi cura di questa parte più importante di noi!

Il nostro cervello è composto da 86-100 miliardi di cellule, ognuna delle quali ha tra i 1.000 e i 10.000 punti di contatto con altre cellule: una macchina dal potenziale enorme. Per darvi un'idea, basti pensare che i programmi informatici più sofisticati faticano a decifrare ciò che un essere umano dice in modo chiaro e senza errori, mentre il cervello umano è in grado di interpretare un discorso caotico e pieno di doppi sensi, anche in un ambiente rumoroso.

Le cellule, note anche come neuroni, iniziano a formarsi prima della nascita, durante la vita fetale. Prima dei 9-10 anni, il cervello cresce a un ritmo accelerato: ogni cellula produce germogli che la collegano ad altre cellule, formando le cosiddette sinapsi.

D'altra parte, l'adolescenza è l'età della "potatura": alcuni "rami" vengono eliminati per lasciare solo quelli che saranno necessari nell'ambiente in cui si vive. Ecco perché i bambini con la loro immaginazione sono così diversi dagli adulti "noiosi". In altre parole, si verifica quello che lo scienziato Gerald Edelman, premio Nobel per la medicina nel 1972, ha definito "darwinismo neurale": intendeva dire che, come nel mondo animale, nel cervello sopravvivono solo quegli elementi che saranno necessari in una determinata realtà.

La mente umana, in termini di capacità, raggiunge una forma più o meno definitiva intorno ai 20 anni, anche se è ancora "plastica" nel senso che nuove cellule e nuove connessioni possono continuare a formarsi al suo interno.

L'età decisiva per allenare il cervello e renderlo davvero brillante e flessibile è quindi l'infanzia, quando il potenziale della nostra mente (soprattutto la memoria e la capacità di apprendimento) raggiunge il suo massimo. È durante l'infanzia che si sviluppa in modo particolare la cosiddetta "mente fluida", cioè la capacità di inventare nuove strategie e di affrontare nuove esperienze.

Lo sviluppo del pensiero. Il cervello e l'abilità.

L'INTELLIGENZA È...

Non esiste un'unica risposta né un'unica soluzione. Lo psicologo americano Howard Gardner ha osservato per la prima volta circa 30 anni fa che l'intelligenza è un insieme di abilità diverse. Alcune sono più facili da misurare e sono incluse nei test tradizionali che misurano il QI: per esempio, l'intelligenza logico-matematica (quella che ci permette di lavorare bene con i numeri o di risolvere i puzzle del Sudoku), l'intelligenza spaziale (con la quale immaginiamo oggetti in movimento, leggiamo mappe e ci orientiamo nello spazio) e l'intelligenza verbale (che ci permette di capire e usare le parole).

Ma ci sono altri tipi di intelligenza che sono altrettanto importanti, anche se più difficili da valutare. Per esempio, l'intelligenza fisica (la capacità di coordinare i movimenti e di avere un buon rapporto con il nostro corpo), l'intelligenza personale (che ci aiuta a capire e ad amare noi stessi), l'intelligenza sociale (che ci permette di comunicare con le altre persone), l'intelligenza creativa (che ci permette di pensare in modi nuovi, di andare oltre gli schemi e di trovare soluzioni originali ai problemi).

E altri ancora: musicali (la capacità di capire e comporre musica), naturalistici (riconoscere e classificare gli oggetti in natura, come foglie o insetti) e spirituali (ci fanno andare oltre i nostri interessi, per conoscere e apprezzare l'intero universo). Di tutte le varianti scoperte finora, una è particolarmente importante: l'intelligenza emotiva.

Che cos'è l'intelligenza?

MENTE EMOZIONALE

La capacità di gestire e comunicare le emozioni, di controllare gli impulsi senza pretendere tutto in una volta e di essere empatici (cioè di mettersi nei panni degli altri) sono fondamentali per sopravvivere nel mondo, sostiene Daniel Goleman, psicologo dell'Università di Harvard negli Stati Uniti.

Secondo Goleman, la vera intelligenza è un misto di razionalità ed emotività: senza la spinta dell'emozione, l'intelligenza non va da nessuna parte. Tanto che un genio come Leonardo da Vinci disse che "tutta la nostra conoscenza comincia dai sensi", cioè che tutto il nostro pensiero nasce dalle emozioni.

In breve, una persona intelligente non è solo una persona brava in matematica. Può anche essere in grado di cantare, ballare, disegnare, essere l'anima della compagnia, divertirsi. È una persona che critica e non ha paura di essere giudicata dagli altri, che non fa sempre quello che vuole ma condivide le regole del gruppo, che non si impone e non obbedisce a regole stupide. Qualcuno che sa trovare un romanticismo speciale nello stare da solo quando ne sente il bisogno, lasciando che la sua mente vada dove vuole, senza una direzione particolare.

Come si allena la mente? Oltre ad applicare alcune regole di base, è importante provare nuovi compiti, cioè creare nuove "sinapsi" nel cervello. Ricordate che ogni compito dipende da noi e non ci sono ostacoli insormontabili. E se facciamo errori o falliamo, così sia: una persona intelligente non è quella che fa sempre tutto bene, ma quella che non si lascia confondere dalla situazione e sa come reagire e correggere i propri errori.

La fase più importante nello sviluppo del pensiero è essenzialmente "imparare a perdere". Le persone più eccezionali non si arrendono e sanno imparare, soprattutto dagli errori. Non per niente si dice che "dagli errori si impara". E questo non è solo un dato discorsi!

Il funzionamento delle connessioni neurali nel cervello
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